Pellegrinaggio delle comunità cattoliche italiane di Fulda e Stadtallendorf a San Giovanni Rotondo

Pellegrinaggio delle comunità cattoliche italiane di Fulda e Stadtallendorf a San Giovanni Rotondo

17 Novembre 2018

Il pellegrinaggio e' un viaggio compiuto per devozione verso un luogo considerato sacro. Il pellegrino che si mette in cammino lo fa per fede, per penitenza o per un proprio bisogno di ricerca spirituale.
Spinti da queste motivazioni, per il terzo anno consecutivo dopo Medjugorje e Fatima, noi della MCI di Fulda e Stadtallendorf, guidati da padre Antonio Gelsomino, ci siamo recati nuovamente in pellegrinaggio: questa volta a San Giovanni Rotondo.
Un gruppo di ventidue persone che per quattro giorni, dal 03 al 06 novembre ha visitato i luoghi che furono cari a padre Pio e che hanno conosciuto la sua magnificenza. Ad accompagnare il gruppo, oltre a padre Antonio, era presente anche padre Lucian Hozer della comunita' francescana di Kirchhain, che con la sua simpatia e giovinezza ha trasmesso vitalita' a tutto il gruppo.
Al nostro arrivo, San Giovanni Rotondo  ci e' apparsa  subito in tutta la sua grandezza: i segni del passaggio dei tanti pellegrini che sono arrivati qui sono evidenti. I numerosi alberghi e negozi che si sono sviluppati grazie ai pellegrinaggi hanno stravolto la geografia del luogo, ma come tutti i luoghi santi alla Chiesa Cattolica, anche la cittadina di padre Pio, se la si guarda con gli occhi della fede, appare anch'essa come un miracolo. La fede e' stata infatti il comune denominatore in tutto il nostro percorso di pellegrini sia durante le celebrazioni a San Giovanni Rotondo e a Monte Sant'Angelo, luogo dell'apparizione dell'Arcangelo San Michele, sia nelle visite guidate nel convento e nel museo che ripercorrono la vita del santo; a noi piu' chiare grazie anche alle complete spiegazioni della signora Sibille, una guida turistica  di origini tedesche che da tanti anni vive a San Giovanni Rotondo.
Il pellegrinaggio si e' arricchito anche di una visita al convento francescano di San Matteo, nel comune di San Marco in Lamis e nei centri di Manfredonia e Alberobello; quest'ultima famosa per i suoi trulli ma anche luogo di grande devozione dei santi medici, Cosma e Damiano.
Questo nuovo pellegrinaggio, voluto da padre Antonio Gelsomino per il Cinquantenario della morte di San Pio, ci ha fatto comprendere la grandezza dell'umile frate cappuccino, cosi' tanto amato e conosciuto gia' da quando era ancora in vita. Umilta' e carita' gli aspetti che lo hanno caratterizzato: l'umilta' l'abbiamo riscontrata soprattutto nella semplicita' del luogo che lo ha ospitato per tanti anni, la sua cella, teatro anche di tanta sofferenza fisica e morale.
La carita' invece nella sua " grande opera terrena", la Casa Sollievo della Sofferenza: l'ospedale da lui fortemente voluto e inaugurato, centro oggi all'avanguardia anche per la ricerca di malattie come la Sla e la sclerosi multipla. 
Noi in questo pellegrinaggio abbiamo avuto la fortuna di visitarlo; visita che ci insegnato soprattutto l'umile grandezza di San Pio.
 
Angela Fois  - Stadtallendorf

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