La Provincia dei Frati Minori di Puglia e Molise pronta all'accoglienza dei profughi afgani

La Provincia dei Frati Minori di Puglia e Molise pronta all'accoglienza dei profughi afgani

06 Settembre 2021

In questi giorni, il Ministro provinciale fra Alessandro Mastromatteo, con il consenso del suo Definitorio, ha inviato una lettera ai frati, ponendo in luce la drammatica situazione che si sta vivendo in Afghanistan e chiedendo alle singole Fraternità di dare la propria disponibilità all’accoglienza di singoli e famiglie. Di seguito si riportano alcuni stralci della sua lettera, in cui si esorta ad attuare percorsi di solidarietà:

“La realtà dell’Afghanistan, se da una parte sta attivando un’encomiabile risposta di solidarietà internazionale, dall’altra suscita comportamenti di chiusura e innalzamento di muri sui confini nazionali ed europei. Ogni buona intenzione di apertura verso un’accoglienza ospitale rischia di essere stigmatizzata come azione ingenua e sproporzionata di fronte ai pericoli che il fenomeno porterebbe con sé […]. 

“Dopo la caduta di Kabul, la situazione in Afghanistan è davvero critica e penosa: le immagini di donne in lacrime che consegnano i propri figli ai soldati o le tante persone accalcate in aeroporto rappresentano una fotografia nitida di tale dramma. Così come i fratelli che sopravvivono nei campi di prigionia della Libia, anche gli afghani desiderano abbandonare una realtà ormai insostenibile e disumana, al fine di ritrovare vita e speranza”. 

E noi, come Provincia dei Frati Minori di Puglia e Molise, come possiamo rispondere a questo grido di aiuto? Vogliamo continuare a fare gli spettatori o desideriamo piuttosto avviare una riflessione indirizzata all’attuazione di scelte concrete di accoglienza? Già diverse Diocesi italiane, in sinergia con la Caritas nazionale, le Prefetture, la Croce Rossa e le associazioni di volontariato, stanno cercando di individuare strutture per garantire un’accoglienza gratuita e generosa ai profughi afghani, in quanto fratelli da sostenere e amare.

“Con la presente, dunque, invito i Guardiani a inserire il tema dell’Afghanistan nell’o.d.g. del prossimo Capitolo locale e, lì dove possibile, dichiarare la propria disponibilità per l’accoglienza in Convento di singoli o famiglie. I corridoi sanitari ed umanitari, che purtroppo non sono ancora attivi, necessitano tuttavia delle nostre disponibilità di massima. Successivamente si chiariranno le modalità per attuare processi di accoglienza e integrazione dei fratelli profughi; processi che attualmente sono ancora in fase embrionale”.

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