Casacalenda : Benedizione cella di san Pio da Pietrelcina

Casacalenda : Benedizione cella di san Pio da Pietrelcina

24 Novembre 2019

Domenica 24 novembre 2019, presso l'Eremo di S. Onofrio in Casacalenda, il Ministo provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia di Sant'Angelo e Padre Pio, Fr. Maurizio Placentino, ha presieduto la Celebrazione eucaristica delle ore 11.30 in occasione del ricordo del passaggio di san Pio da Pietrelcina dal Convento S. Onofrio. Tra i concelebranti erano presenti: il nostro Ministro provinciale fra Alessandro Mastromatteo, il parroco e numerosi frati e presbiteri appartenenti al clero locale. Tra i fedeli erano presenti: le autorità politiche e militari, tra cui il presidente della regione Molise, i sindaci di Casacalenda, di Guardialfiera e di Larino, il presidente regionale dell’OFS – Molise, una rappresentanza del Gruppo di Preghiera P. Pio di Campobasso. A conclusione della S. Messa è stata benedetta una cella che ricorda il passaggio di San Pio all'interno della quale è stata collocata la reliquia del cingolo del Santo donata dai Frati Cappuccini.

L’episodio della permanenza di san Pio a Casacalenda viene riportato in più fonti biografiche, quella più attendibile sembra provenire dal grande biografo padre Alessandro da Ripabottoni nel suo libro “Padre Pio da Pietrelcina. Un cireneo per tutti” del 1974: «Durante lo studio di filosofia, con padre Giustino da San Giovanni Rotondo, si recarono da Sant’Elia al convento di Sant’Onofrio dei Frati Minori, invogliati dal dottore don Ciccio Nardacchione, medico condotto di Casacalenda, ottimo clinico e fervente terziario – che visitò più di una volta anche fra Pio – ed invitati da padre Isidoro, Minore della comunità del convento di Casacalenda, che spesso si recava a Sant’Elia a Pianisi, trascorrendo alcuni giorni fraternamente assieme ai Cappuccini. Dal convento vollero recarsi al santuario della Madonna della Difesa e passando per il paese visitarono la mamma del cappuccino padre Paolino e il dottore don Ciccio. Appena fuori Casacalenda, un rovescio li fece tornare al convento di sant’Onofrio, tutti bagnati come pulcini. Cercarono di asciugarsi alla meglio e questa volta fra Pio mise l’abito del frate minore. Quando egli raccontava queste gite disastrose, diceva che gli era toccato fare tutte le figure, fuorché quella di Pulcinella. Questa gita gli costò cara, però, perché gli procurò raffreddore e tosse e “d’allora – raccontava –sono incominciati i suoi mali e le sue sofferenze che in parte ha dovuto portare per tutta la sua vita”». 

Condividi: