Foggia, nuova “Casa di accoglienza” presso il convento "Gesù e Maria"

Foggia, nuova “Casa di accoglienza” presso il convento "Gesù e Maria"

19 Maggio 2018

Sarà proiettato nella mattinata di domenica 20 maggio in piazza Giordano a Foggia un video che farà conoscere alla città la “Casa di seconda accoglienza”, che la comunità parrocchiale di Gesù e Maria sta realizzando.

Ieri la “prima accoglienza” .Più di 30 anni fa a “Gesù e Maria”, una parrocchia del centro di Foggia, sotto l’impulso di un francescano inarrestabile, p. Michele Perruggini, nel 1986 inizia l’esperienza della prima accoglienza a chi non ha casa, non ha vestiti, non ha nulla da mangiare, non ha un letto dove dormire, non ha un soldo in tasca: gli viene dato un aiuto gratuito, una mano amica, una porzione d’affetto. In questi 30 anni passano dal Centro “S. Elisabetta d’Ungheria” migliaia di uomini di tutte le etnie, di tutte le religioni, provenienti da tutto il mondo, e in prima fila sono sempre i volontari, la Caritas, i frati francescani e la comunità parrocchiale che non si tira indietro.

Oggi la “seconda accoglienza”. Ora la comunità si sente pronta per un ulteriore passo in avanti: la seconda accoglienza a chi vive in grave disagio abitativo, familiare, economico, lavorativo in situazioni di grave emergenza. Sono le povertà contemporanee, antiche e nuove.

Sotto la spinta del dinamico parroco, p. Gianni Gelato, e di una coppia di laici, Concetta e Roberto Ginese, con il coinvolgimento e la passione di un gruppo di volontari di ferro, nasce e prende forma il nuovo sogno. Si avviano i lavori in un’ala del convento francescano, con il beneplacito della Provincia Francescana, sotto la protezione di Santa Elisabetta e del venerabile P. Agostino Castrillo, primo parroco di Gesù e Maria, per realizzare la nuova Casa di “seconda accoglienza”.

La nuova “Casa”. La Casa dispone di 20 posti: due stanze con 8 posti letto e altre quattro camere per 12 posti letto per la seconda accoglienza, quella un po’ più lunga. Ad ognuno degli ospiti è dedicato un percorso individuale con un “programma”: conoscenza della lingua, forme di dialogo e di autoracconto, corsi di avviamento al lavoro, laboratori artigianali e creativi, tirocinii formativi, con l’obiettivo di aiutare concretamente la persona/ospite ad uscire dalla situazione di disagio in cui si trova.

Gli ospiti. Sono i poveri delle nostre periferie umane: chi ha perduto il lavoro ed è rimasto in miseria e chi lo cerca come un permesso di soggiorno, chi ha perduto la famiglia e l’affetto dei figli per una separazione o un divorzio, chi ha perduto la casa o la cerca disperatamente, chi è sfuggito alla morte per fame o per guerra e spera di vivere con quello che sa fare. Italiani e stranieri, senza distinzione di etnia, provenienza, religione, cultura, uguali di fronte al bisogno di vivere.

15 giugno 2018, una data da ricordare. La nuova Casa di accoglienza di Gesù e Maria a Foggia si inaugurerà ufficialmente il prossimo 15 giugno. E quel giorno la comunità parrocchiale, e l’intera comunità cittadina, vedrà con i propri occhi come la carità si possa trasformare in fatti concreti superando difficoltà, divisioni, incredulità e paure. Credendoci fortemente, e affidandosi alla forza dello Spirito e alla Provvidenza di un Dio padre di tutti.

Da lavocedisansevero.it

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